Costruire l’internet e il mondo del futuro: Campus Party tra formazione, conferenze e lavoro
Diecimila presenze e oltre tremila tende per i campuseros, i giovani partecipanti, più di 250 speaker che si sono alternati su sei palchi, 450 ore di contenuti, un’area in cui provare le nuove tecnologie emergenti, una grande Job Factory con oltre 400 posizioni di lavoro aperte e quasi 500 partecipanti ai CPHack, lo speciale format di hackathon di Campus Party e tree: sono questi i numeri della quattro giorni arrivata in Italia alla terza edizione e conclusasi la scorsa settimana. “Campus Party è una grande festa di innovazione e di contaminazione tra giovani talenti, aziende e stakeholder del nostro grande Paese. Anche quest’anno sono state tante le occasioni per informarsi sul mondo che cambia, per conoscere persone con esperienze diverse dalle nostre e per mettersi alla prova affrontando le sfide che le aziende partner hanno lanciato attraverso i CPhack. Protagoniste dei talk e delle altre attività che costellano Campus Party sono state, come ogni anno, le community di giovani professionisti, appassionati di tecnologia e nuove frontiere di business. Insieme a loro ci siamo immersi in quattro giorni molto intensi ma entusiasmanti e sono fioccate scintille di innovazione!”, ha commentato Mirko Viola, Business & Community Development Manager di tree.
Tanti i nomi di spicco che hanno portato la loro testimonianza all’interno dell’evento. Ospite d’eccezione è stato Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, che ha definito la rete “uno spazio universale, libero, all’interno del quale ognuno poteva fare qualcosa”. Berners-Lee crede che sia il momento per una rinnovata fondazione del web su nuove premesse, la privacy e la trasparenza, quelle su cui l’aveva fondato. Ha dunque raccontato a una folta platea il suo nuovo progetto: Solid (Social linked data), una singola API che separa i dati dall’applicazione. Qualunque app utilizzerebbe la stessa API, senza bisogno di progettare un sistema di archiviazione dei dati in backend. E solo quando è autorizzata”. E ha aggiunto rivolgendosi ai Campuseros: “vi stiamo lasciando un Mondo meno positivo di quello con cui abbiamo cominciato. Quindi dovete mettere molta energia per capire cosa si aspetta il Mondo e cercare di darglielo”.
Per celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla Luna è arrivato Adrian Fartade, divulgatore scientifico e Youtuber, con un talk dal titolo “2069, un secolo di Luna”, per scoprire insieme come saranno le prime colonie umane sulla Luna, Marte, Venere ed in giro per il Sistema Solare nei prossimi 50 anni.
Non sono mancate le eccellenze italiane quali Giuseppe Stefano Quintarelli, membro dell’AI High Level Expert Group della Commissione Europea, Gino Strada, medico e fondatore di Emergency e Adrian Fartade, uno tra i più famosi divulgatori scientifici italiani in ambito aerospaziale. Uno degli interventi più seguiti è stato quello di Roberto Burioni, medico, accademico e divulgatore scientifico che sul palco principale ha proseguito la sua battaglia contro la disinformazione in campo scientifico, in particolare sul tema dei vaccini in uno speech intitolato Missione antivax: combattere la disinformazione su scienza e vaccini su internet.
Oltre alle tante conferenze e ai CPHack, Campus Party ha offerto anche aree di svago ed esperienze legate a innovazione e tecnologie: dalle esibizioni dei droni alle applicazioni di Virtual e Augmented Reality. E una grande Job Factory con oltre 400 posizioni di lavoro aperte. “In questa terza edizione di Campus Party i partecipanti hanno avuto una grandissima opportunità di networking, sfida e crescita. I giovani entrano infatti in contatto con il mondo del lavoro in modo diretto e informale: le occasioni di conoscenza fra talenti e manager non sono più soltanto complessi processi di recruiting o colloqui formali, ma possono essere piacevoli chiacchierate grazie a cui potersi conoscere senza alcuna tensione. I CPHack danno la possibilità alle aziende di raccontarsi a giovani innovatori e di osservarli mentre sono in azione. Mentre i partecipanti accrescono le loro soft skill, come public speaking, problem solving e team working, considerate oggi fondamentali nel mercato del lavoro”, ha concluso Silvia Amato, Education manager di tree.