ENI HACK

Nel 1953 l’Eni era già costituita, ma il suo fondatore, Enrico Mattei, continuava a guardare al futuro. Al futuro di un’Italia che andava incontro a quello che sarebbe stato il suo miracolo economico.

Mattei sapeva che ci sarebbe stato presto un aumento della domanda di prodotti petroliferi distribuiti da Agip, e cercò di accaparrarsi il mercato dei distributori di benzina, con l’idea di trasformarli in un nuovo modello chiamato «stazione di servizio».

Delle stazioni di rifornimento in cui, come nei grandi «spazi d’America», non si faceva più solo benzina, ma ci si rilassava, si poteva fare shopping e dove si poteva addirittura alloggiare.

Le Eni Station oggi in Italia sono circa 4.500. La quasi totalità delle stazioni è presente sulla rete ordinaria, ossia al di fuori della rete autostradale dove Eni ha oggi circa 120 punti vendita. Eni, attualmente, è il primo operatore del comparto, con una quota di mercato del 25%.

La stazione di servizio oggi è, in primis, un punto di distribuzione di carburante per la clientela finale attraverso due modalità di vendita, con servizio del gestore e in modalità self-service.

Ecco perché Eni decide di lanciare Eni HACK: per innovare prodotti e servizi Eni Station e portare nel futuro un’idea visionaria nata oltre sessant’anni fa.